Un’esperienza trasformativa per i giovani cristiani
«‘Dio ti ama’, ‘Dio è morto per te’, ‘Sei una figlia di Dio’ sono espressioni che sentivo da bambina, ma non ne avevo mai capito il significato profondo. Abituarmi a tali frasi mi ha impedito di riflettere sul loro vero messaggio. Sebbene fossi cresciuta nella fede, c’erano molte cose che non capivo.
Ad esempio, se Dio ci libera, allora perché non ci libera dall’occupazione? Oppure, in che modo Egli guarisce tutte le ferite? Addirittura, ero solita guardarmi attorno e cercarLo, poiché dicevano che è sempre con noi.
Nel momento in cui ho aderito al ministero YJHP (Youth of Jesus’ Homeland Palestine), ho acquisito maggiore consapevolezza riguardo a me stessa e al mondo circostante. Ho smesso di ascoltare asserzioni su Dio e ho iniziato a vivere per Lui; ho cominciato a praticare la fede nella vita quotidiana; non ho più letto la Bibbia per apprendere storie accadute duemila anni fa, ma ho deciso di leggerla per sapere ciò che Dio vuole comunicarmi oggi. YJHP mi ha presentata alla persona più importante della mia vita e mi ha accompagnata in questo viaggio».
Si tratta della breve testimonianza di una ragazza che si è unita al ‘Ministero Giovanile Cristiano’ in Palestina. La JEC (Gioventù Studentesca Cristiana) Palestina è al servizio di circa 3000 bambini e giovani cristiani (dai 7 ai 35 anni di età), appartenenti a varie parrocchie, scuole e chiese cattoliche in cinque governatorati palestinesi e suddivisi in 58 gruppi giovanili cristiani. Offre diverse attività per rafforzare la fede e i valori, consentire di vivere un’esperienza trasformativa e incoraggiare il reale coinvolgimento dei giovani nei servizi della comunità, come pure nel settore politico ed economico della società palestinese.
Nel 2019, l’Ordine del Santo Sepolcro sostiene alcuni piccoli progetti per permettere a JEC Palestina e JEC Giordania di proseguire le loro attività e raggiungere la gioventù locale.
In Giordania, i fondi saranno impiegati prevalentemente per predisporre quattro sessioni formative rivolte a operatori giovanili – con laboratori condotti da esperti in differenti campi – e organizzare alcune occasioni di socializzazione, feste o celebrazioni.
JEC Palestina riceverà una sovvenzione per aiutare la gioventù palestinese a organizzare campi e ritiri, gestire regolari attività, partecipare a meeting e laboratori internazionali, come pure organizzare sessioni di tirocinio e sensibilizzazione indirizzate ai giovani leader.
Inoltre, è stato richiesto un contributo per acquistare un veicolo da 7 posti con targa israeliana e un’ampia cabina, per poter soddisfare le diverse necessità del ministero giovanile. L’auto sarà di aiuto per fornire supporto pastorale, professionale e di animazione ai giovani di Palestina e Israele. Il veicolo attuale è piccolo ed è immatricolato in Palestina, quindi non può attraversare i posti di controllo israeliani né andare nei territori governati da Israele, con la conseguenza che i giovani non riescono a partecipare alle attività programmate in Galilea.
(estate 2019)