«Proseguiamo con sempre rinnovato amore per il nostro Ordine»

Intervento del Governatore Generale, Ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone, alla cena dopo la cerimonia di Investitura della sezione Roma, il 2 Luglio 2022

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Intervento Governatore_Pranzo benvenuto_Roma 2 07 2022

Eminenza Reverendissima, Eccellenze, cari confratelli e consorelle,

ci ritroviamo nuovamente qui, dopo un lungo periodo di attesa, per festeggiare assieme l’accoglienza di tanti nuovi membri dell’Ordine che sono stati investiti nella splendida cerimonia di oggi e tanti confratelli e consorelle che sono stati promossi.

Ai primi do il più sentito benvenuto nella nostra grande famiglia, ai secondi auguro di poter essere parte sempre più attiva del nostro Ordine.

La Luogotenenza dell’Italia Centrale e la Sezione di Roma in particolare, sono una spalla fondamentale per il Gran Magistero e per me personalmente. Settimanalmente mi sento o mi incontro con la vostra Luogotenente, Dama di Commenda con Placca Anna Maria Iacoboni Munzi, e con il vostro Preside Cav. di Gr. Cr. Prof. Lorenzo De Notaristefani.
Nei prossimi giorni ho in programma un incontro a Palazzo della Rovere con i quattro Delegati della Sezione Roma e successivamente con i Delegati della Sezione Lazio. Quando posso vengo alle funzioni nella Chiesa di Santo Spirito dei Napoletani, accolto sempre amorevolmente da Mons. Maurizio Piscolla, anche se debbo conciliare tale presenza con il riguardo verso la mia parrocchia di appartenenza.
Preziosa quanto mai è l’assistenza dei Cerimonieri Laici ed Ecclesiastici della Luogotenenza in ogni funzione che coinvolge il Gran Magistero.

Perché ricordo tutto questo? Non solo per personale affetto e simpatia, ma altresì perché considero doveroso instaurare un rapporto di massima collaborazione con i confratelli più vicini, e stringere le maglie di quella rete che forse in passato erano troppo larghe.

Considero la Sezione Roma un poco “il braccio operativo” del mio incarico, per tutto quanto si svolge nella capitale e non solo.

Ultimamente ho molto apprezzato l’apporto organizzativo e protocollare che la Sezione Roma ha offerto alla Luogotenenza per l’Italia Appenninica nell’organizzazione delle Investiture ad Assisi. Si è trattato di un gesto di fraternità e solidarietà straordinario.

Vedete: è vero che l’Ordine è presente in tutto il mondo, e che io passo la maggior parte della mia giornata a corrispondere con Luogotenenze lontane - dall’Argentina alla Russia, dal Canada all’Australia - ma lo faccio tanto più volentieri e serenamente in quanto so di poter contare su un appoggio generoso e spontaneo per quelle che mi sono vicine.

Le attività dell’Ordine sono riprese con il ritmo di un tempo: il Gran Maestro ha presieduto a numerose Investiture, ha incontrato ed insignito del Collare Sovrani cattolici, si è recato all’estero per conferenze ed incontri. La comunicazione si è intensificata. Gli eventi a Palazzo della Rovere sono ripresi. Si registra un gran desiderio di porre fine al lungo periodo di attività a distanza alle quali ci ha costretto il Covid.

Anche i Pellegrinaggi sono rincominciati: in maggio – come sapete- il Cardinale Gran Maestro ha potuto finalmente fare il suo ingresso solenne nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Si è trattato di un momento di altissima spiritualità e partecipazione. Mi rallegro nell’apprendere che la Sezione Roma ha in programma di compiere a sua volta un pellegrinaggio a Settembre.

Ma il quadro generale in Terra Santa – inutile nascondercelo -  è sempre complesso. La situazione politica innanzitutto: la guerra russo-ucraina ha avuto un coinvolgimento emotivo in Israele, data l’importanza numerica della componente etnica russa nella compagine sociale israeliana ed ha anche determinato una certa marginalizzazione della questione israelo- palestinese nell’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. L’instabilità del nuovo esecutivo israeliano ha portato a nuove elezioni. Il conflitto a Gaza continua. La tensione fra ebrei ed arabi si è inasprita con una recrudescenza negli attentati. La crisi economica ha generato un impoverimento generalizzato della popolazione, che è in parte compensato da un sostegno di welfare in Israele, ma non in Palestina. Infine, l’applicazione sempre più discriminatoria della legge israeliana sullo Stato-Nazione e la continua politica degli insediamenti e di annessione di territori palestinesi rendono sempre più utopistica la concreta realizzazione della soluzione dei “due stati”.
Siamo di fronte – è inutile nascondercelo - ad un aggravarsi della situazione politico-sociale in Terra Santa.

Per contro la Chiesa in Terra Santa ha registrato segnali positivi. La nomina di un nuovo Nunzio Apostolico in Israele e Delegato Apostolico a Gerusalemme e Palestina Mons. Adolfo Tito Yllana, e dei Vescovi ausiliari del Patriarcato Latino vicari per Israele e per la Giordania, e la conferma del mandato del Custode della Terra Santa, il rinnovamento di molte cariche nel Patriarcato hanno conferito nuova dinamicità all’azione della Chiesa. L’avvio di un cammino sinodale nel Patriarcato stesso favorisce la conoscenza reciproca tra realtà ecclesiali diverse. Registriamo anche un crescente impulso al ruolo delle istituzioni scolastiche ed una sempre maggiore testimonianza caritativa nella striscia di Gaza. L’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme segue ed accompagna questo processo.

All’interno dell’Ordine il dialogo con le varie Luogotenenze nel mondo si rafforza sempre più grazie anche alle tecnologie di comunicazione. Gli scambi di visite ed il dialogo fra gli stessi responsabili delle Luogotenenze vengono favoriti anche dalla scelta di luoghi suggestivi per gli incontri: nel mese scorso in un luogo emblematico come Assisi, tutti i Luogotenenti italiani erano presenti: abbiamo così potuto riprendere in presenza quel dialogo con cadenza annuale che negli ultimi anni avevamo dovuto effettuare in video conferenza.

Cerchiamo di favorire al massimo questi incontri settoriali di area o fra luogotenenze affini: il Cardinale Gran Maestro ha partecipato di persona all’annuale incontro delle Luogotenenze Nord Americane a Pasadena presso Los Angeles. Io stesso ho partecipato ad incontri fra Luogotenenze di lingua spagnola, di lingua inglese e di lingua tedesca.

Si tratta di momenti importanti di dialogo e di raffronto nei quali coniugare al meglio l’elemento unificante del nostro Ordine (ovvero la fedeltà ai tre pilastri del nostro impegno: crescita spirituale, aiuto alla Terra Santa, solidarietà alle chiese locali) con consuetudini, tradizioni e sensibilità che è giusto rispettare.

Sul piano amministrativo, abbiamo chiuso l’anno 2021 con un avanzo che ci ha consentito di compensarequasi interamente, il disavanzo dell’anno precedente, determinato dai motivi che tutti conosciamo, legati all’emergenza sanitaria. Nei primi mesi di quest’anno stiamo procedendo abbastanza bene con le entrate. I controlli e la vigilanza della Santa Sede si sono intensificati, alla luce di una problematica amministrativa generale che investe tutta la Chiesa. Per questo i nostri contatti con la Segreteria per l’Economia sono stati costanti e sempre molto costruttivi, anche alla luce dei lavori che stiamo effettuando a Palazzo della Rovere e sui quali la stampa ha talora divulgato notizie inesatte, quando non malevole e tendenziose. Su questo punto mi limito a riferivi letteralmente le parole con cui la Segreteria dell’Economia ha definito la procedura da noi seguita “ben più trasparente e competitiva di quella che la legge impone”.

Proseguiamo dunque sul nostro cammino con sempre rinnovato amore per il nostro Ordine, fedeli ai principi che lo ispirano e impegnati negli adempimenti che l’appartenenza ad esso comporta. Guardando al futuro senza dimenticare il passato, impegnati sul cammino della Fede in armonia, obbedienza e spirito di carità, come ancora oggi abbiamo ripetuto recitando assieme, con convinzione ed ad alta voce, la preghiera del Cavaliere e della Dama.

 

(Luglio 2022)