Nel silenzio il tuo volto, Signore, io cerco

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Maria silenzio1

Questa meditazione che il Gran Maestro emerito, il cardinale Edwin O’Brien, può accompagnare il nostro cammino spirituale verso la grotta di Betlemme
 

Un’antifona d’ingresso durante la settimana natalizia coglie il tono e l’atmosfera relativi al mistero della prima notte di Natale:

«Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notta era a metà del suo rapido corso, la tua parola onnipotente [si lanciò] dal cielo, dal tuo trono regale…» (Sap 18,14-15)

Quale canto natalizio descrive così delicatamente tale stato d’animo se non Silent Night?

Silenzio: In merito a quella notte di Natale, San Luca ci narra che «Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo».

Come possiamo pretendere di celebrare il mistero del Natale senza trascorrere alcuni momenti tranquilli di preghiera, riflettendo sugli accadimenti di quella notte e invitando la Parola, Gesù stesso, a pervadere nel profondo il nostro cuore, «dove non può esservi alcuna altra presenza… e che intatto solo per Lui conservo» (San Giovanni della Croce)?

Con la speranza che ciascuno di noi ascolti il consiglio di Sant’Anselmo che nuovamente vi suggerisco: «Misero mortale, fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni, lascia per un poco i tuoi pensieri tumultuosi. Allontana in questo momento i gravi affanni e metti da parte le tue faticose attività. Attendi un poco a Dio e riposa in lui. Escludi tutto tranne Dio e, richiusa la porta, di’ ora con tutto te stesso: cerco il tuo volto… il tuo volto, Signore, io cerco». (Ufficio delle Letture)


Edwin Cardinale O’Brien


(Avvento 2019)